Chi è un'istruttrice
Portare i Piccoli

Sono Happi e quando sono diventata mamma ho riscoperto le mie radici.

Per tre anni consecutivi ho trascorso le mie ferie come volontaria presso l’associazione L’Abbraccio di Fubine M.to.  in Benin e più precisamente a Sokpontà. Ho vissuto dal vivo l’esperienza di vedere una “donna africana” legarsi il proprio bambino addosso. Movimenti lenti ma ben saldi, con un semplice pezzo di stoffa si creano un supporto che andrà a custodire il proprio babino per ore e ore. Nella loro legatura non sono presenti nodi, ma semplicemente il tessuto viene messo in tensione. Questo per me è il modo più semplice e pratico di accudire il proprio bambino: la fascia.

Quando sono diventata mamma per la prima volta, inizialmente ho provato da autodidatta, guardando video su YouTube, poi però ho capito che non potevo improvvisarmi e ho deciso di ritornare a studiare, attraverso una formazione.

Ho deciso di diventare una Istruttrice Pip (Portare i Piccoli) per avere gli strumenti idonei per accompagnare le mamme in modo completo e professionale.

In questi 4 anni mi sono rimboccata le maniche e ho creato una mia rete.

Mi sono avvicinata al mondo del Babywearing (indossare il proprio bambino) principalmente per esigenze mie personali di mamma, ma soprattutto per soddisfare il bisogno di alto contatto di cui il mio bambino aveva necessità.

Nato grande da un parto cesareo, Mathias si è subito attaccato al seno, mi teneva ore e ore seduta sul divano ad allattarlo, dopo due mesi ho iniziato a battere la testa contro il muro. Durante la gravidanza facevo sempre lunghe camminate con i miei cani, mi muovevo autonomamente, ma ora che era nato, le mura di casa mia mi soffocavano e rivolevo la mia indipendenza, ma Mathias di staccarsi da me non ne voleva sapere. Così è iniziato il mio viaggio.

Ormai tutti mi conoscono come Happi, sono stata adottata all’età di 5 anni, e ho sempre litigato un po’ con il mio passato. I miei figli mi hanno fatto fare pace con le mie origini e ora ne sono orgogliosa.