Il primo giorno di scuola io me lo ricordo come un giorno felice, allegro e IMPORTANTE.
La sera prima ricordo che facevo fatica a pendere sonno, la mattina mi svegliavo con un’eccitazione misto a paura e cercavo di non farla trasparire a nessuno. Mi vestivo con calma e guardavo in continuazione il mo zaino, mi assicuravo di avere il necessario al suo interno e di avere il colletto del grembiule ben messo e in ordine.
Mi sono resa conto, in questi giorni che questo giorno IMPORTANTE è passata in secondo piano, anzi è stato completamente dimenticato, quest’anno.
Ogni anno si sa che a Settembre le scuole iniziano e ogni anno siamo sempre nella stessa situazione: non si sa quando iniziano le lezioni, non si sa quando inizierà la mensa, non si sa quali maestri ci saranno, in pratica si naviga nel vuoto. Quest’anno a maggior ragione siamo nella situazione in cui non sappiamo SE si inizia la scuola.
I nostri figli sono stati esclusi dal mondo dal mese di febbraio, non hanno più potuto vedere i loro amici , i maestri(se non attraverso uno schermo, un monitor) e ora che sono passati ben 6 mesi, 6 MESI( lo ripeto magari non si era capito bene), non sappiamo se ricominceranno ad avere una via “pseudo- normale”.
Addirittura hanno messo di mezzo le votazioni! Eh si perché non si poteva optare per un altro momento in cui svolgere le votazioni, o pensare di istituirli in un luogo diverso dalle scuole per esempio se non era possibile rinviarle. Per l’istruzione dei nostri figli, c’è sempre tempo, intanto loro mica hanno necessita di apprendere, di crescere, di porsi domande. No, i bambini si possono congelare e attendere che arrivi la primavera, come i bulbi che si possono sradicare dalla terra, mettere a seccare e poi in primavera ripiantare. Tze.
Forse non siamo abbastanza arrabbiati noi come genitori, forse anche gli insegnanti non sono stufi di questo sistema che sta mettendo a dura prova le famiglie e la vita dei nostri figli. Ad oggi 31 agosto è tutto ancora incerto, quando il tempo per prendere decisioni, assumere o disporre gli spazi in maniera consona c’è stato. L’unico pensiero però è stato rivolto ai nuovi banchi, se far mettere ai bambini della scuola primaria la mascherina per 4-5 h consecutive, oppure se alternare le lezioni in presenza o in differita. Ne ho sentite diverse di opinioni a riguardo, che non condivido.
La scorsa settimana ho chiamato il nostro distretto scolastico della mia zona e quando ho chiesto orari e date dell’inizio delle lezioni:
“Signora provi a richiamare tra qualche giorno, o la prossima settimana perché ancora non sappiamo nulla”.
Nel frattempo sono passati 6 mesi in cui i nostri figli hanno smesso di ricevere un’istruzione vera, fatta di gesti, di giochi, di condivisione. Ma prima ci sono la politica, le vacanze, i banchi..poi i bambini.
Ecco quanto è importante l’istruzione dei nostri figli.
Happi